Andrea Lombardi

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Cappuccetto rosso s'è magnata il lupo

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Cappuccetto rosso s'è magnata il lupo

Colpo di scena: il veganesimo è passato di moda

Andrea Lombardi
Nov 2, 2022
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Cappuccetto rosso s'è magnata il lupo

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Nella mia libreria c’è un volume che prende più polvere degli altri. È un libro d’annata, uno di quelli che compri per tenerlo lì, in attesa del momento giusto. Sai che è un investimento per il futuro, per un momento di gioia che non puoi prevedere quando arriverà, sai solo che prima o dopo sarà realtà.

Alla fine sono bastati solo due anni, perché quel momento è arrivato. Pronti a stapparlo? Allora tutti insieme: tre… due… uno…. boom!

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Un fungo atomico si gonfia all’orizzonte. Era un laboratorio iraniano che ha ecceduto nelle dosi. Ah no, scusate. Era solo un coglione occidentale che ha mischiato tra di loro le parole sbagliate ed è saltato in aria uccidendosi da solo. Pericolo scampato, fiuu.

L’Iran al tempo di Biden

Sapete, bisogna fare attenzione con le parole, messe insieme male rischiano davvero di generare intrugli pericolosi, irritanti, velenosi, tossici, anche mortali. A volte qualcuno ci lascia le penne.

Se non vi sembra davvero così pericoloso significa che fate parte di quella ampia fetta di popolazione a cui si può raccontare qualsiasi cosa senza che faccia una piega, anche che cappuccetto rosso alla fine si è mangiata il lupo e che lo sanno tutti.

Non so se lo sapete, ma l’Iran adesso è diventato uno stato canaglia. Ma come, è sempre stato così e lo sanno tutti, vero? Bene, allora tenetevi cappuccetto rosso che si mangia il lupo. Fessi.

Gli Stati Uniti ci stanno dicendo che l’Iran sta per attaccare l’Arabia Saudia. L’Iran vende droni alla Russia di Putin e con questa fa grandi affari per aggirare le sanzioni internazionali. L’Iran massacra e uccide le donne che indossano male il velo e poi anche quelle che manifestano contro queste barbarie.

Eppure no, non è sempre stato così. Questo è solo l’Iran al tempo di Biden, che ha bisogno di spaccare il medio oriente, riprendersi l’amico saudita, e distruggere i partner di Putin. Se da piccoli aveste preso il fosforo e mangiato più pesce come vi consigliava la mamma, non ci sarebbe bisogno di ascoltare me per ricordarvelo.

L’Iran al tempo di Trump

Tratto dal libriccino che ho tenuto conservato per due anni, in attesa di oggi: «Il governo iraniano non perderà la pazienza di fronte agli attacchi di Donald Trump, ma dovrà prepararsi a momenti molto difficili. E quindi deve lavorare sodo alle riforme necessarie per rendere l’economia del Paese più efficiente e capace di resistere agli effetti di possibili, nuove sanzioni unilaterali da parte degli Usa, e del loro tentativo di ricreare un clima internazionale di ostilità nei confronti del Paese».

Nel 2020 sono nati podcast, libri, progetti di propaganda malcelata che servivano per imporre alla platea “liberal” e “progressista” occidentale una visione dell’Iran come di un Paese avanzato e molto più simile alla California che non alla Siria.

Tutto questo poteva anche essere in parte vero, ma solo fino al 1979.

Nel mio libro d’annata, l’Iran è descritto come “la terra delle grandi opportunità", e l’autore fa proprie le parole del ministro dell’Industria iraniano: «l’Italia è un Paese libero, come lo è l’Iran», mentre si diceva ottimista sugli accordi bilaterali Italia-Iran e sul fatto che non sarebbero stati minacciati dall’allora neo eletto presidente Trump.

Interi capitoli sono dedicati alle donne e alla loro straordinaria libertà «capace di sorprendere l’interlocutore occidentale». Del resto vivono in «in un Paese libero, dove in base alla Costituzione e ai diritti dei cittadini, la gente è completamente libera di esprimere le proprie critiche e anche la sua protesta».

L’unico loro problema è The Donald, che con le sue sanzioni mette in ginocchio la altrimenti florida economia del Paese: «gli iraniani sono preoccupati dalla presidenza Trump, ogni giorno lo scontro con gli Usa si vive attraverso le importanti difficoltà economiche».

Due anni dopo, gli stessi che nei talk show televisivi e youtubeschi ci davano lezioni su quel grande Paese, faro di libertà e democrazia nella notte del medioriente, si tagliano le ciocche di capelli, quando li hanno ancora. Io per esempio, grazie a loro, li ho persi quasi tutti.

Ma le condizioni sono cambiate, vi diranno. Ora rischiamo di giocarci anche gli altri business e soprattutto il petrolio saudita, non solo i traffici con l’Iran, quindi cerchiamo di salvare il salvabile. E questo lo ometteranno.

Cappuccetto rosso s’è magnato il lupo insomma, la storia si è ribaltata di nuovo. Ascoltate la mamma, valà, prendete il fosforo e mangiate più pesce.

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Cappuccetto rosso s'è magnata il lupo

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3 Comments
Orietta
Nov 3, 2022

Purtroppo la gente vive distrattamente, concentrati nella cura del loro orticello e non hanno tempo di ricordare. Così lasciano spazio a tutto e il contrario di tutto.

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Frank Wells
Nov 2, 2022

Grazie per la lettura, illuminante come sempre Andrea!

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