Ormai ci siamo (preparatevi)
Da qui non si torna indietro, stanno succedendo cose che non si vedevano da tempo
È solo l’inizio. Ve lo avevo detto ieri nella puntata del Pantoprazolo, ma ora non sono più io a dirlo. Lo dicono loro.
Sul profilo Instagram di Giuseppe Flavio Pagano (accusato di incitamento verso atti terroristici, fonte) è scritto chiaramente: «questo è solo l’inizio».
E, vedrete, così sarà.
Saremo travolti da una massa di bufali demoniaci e inferociti, che saranno per la gran parte utili idioti prestati al servizio del terrorismo politico e religioso. Gli ingredienti ci sono tutti.
Abbiamo avuto un assaggio di ciò che avverrà già lunedì scorso, quando centinaia di migliaia di manifestanti sono scesi nelle strade italiane bloccando le autostrade, distruggendo la stazione centrale di Milano, picchiando e malmenando chi hanno riconosciuto come “nemico”. E tra questi c’era pure qualche filo palestinese, ma a loro avviso per i motivi sbagliati.
Non si tratta di atti isolati, non si tratta di “teste calde”, non si tratta di “mele marce”.
Si tratta della fase che precede gli anni di piombo. Che presto rivedremo.
Alcuni magistrati di Bologna hanno deciso che tutti i giorni prima di iniziare le udienze leggeranno un comunicato in sostegno della causa palestinese.
L’opposizione, mentre scrivo, sta occupando i banchi del governo per chiedere un intervento da parte dell’Italia a sostegno della Global Sumud Flotilla che secondo loro sarebbe stata attaccata da droni questa notte.
La Global Sumud Flotilla è il pifferaio magico. È il direttore d’orchestra delle violenze che esploderanno nel mondo occidentale, e in particolare in Italia, dove lo jihadismo si è ormai completamente saldato con i gruppi di estrema sinistra extraparlamentare.
Un termine che tornerete a usare.
Quando la Flotilla arriverà a Gaza e verrà bloccata dall’IDF accadrà il finimondo. Preparatevi. Cercheranno di sacrificare qualcuno, di avere almeno un morto. E se ce la faranno mi auguro per voi che abbiate una casa in campagna o in montagna.
L’Italia è sempre stato un paese violento, ma finché la situazione internazionale e la prosperità interna lo hanno permesso abbiamo rimandato la resa dei conti. Ora che l’equilibrio geopolitico è saltato e che la contingenza economica non è delle migliori ci sono tutti gli ingredienti di quell’humus fertile che ci riporterà indietro di cinquant’anni.
Con qualche novità. Perché adesso abbiamo tra di noi anche un ospite che non aspetta altro che sottometterci.
Da una parte i gruppi politici estremisti, dall’altra l’islam radicale. Lo jihadismo. La cosiddetta causa palestinese (che in realtà non esiste, l’ho spiegato qui) ha permesso di saldare insieme gruppi e istanze differenti, che condividono uno scopo: schiacciarci e prendere il potere.
Si ammazzeranno anche tra di loro, e gli autoctoni avranno la peggio. Ma questo accadrà dopo.
I segnali ci sono tutti, sia quelli di violenza esplicita sia quelli simbolici. Il deltaplano che ha sorvolato la manifestazione propal di Calenzano è esattamente come la Renault 4 rossa in cui hanno infilato il cadavere di Aldo Moro. Ha lo stesso significato, ma in scala più grande, perché significa sterminio degli infedeli, politici o religiosi che siano.
I deltaplani infatti sono stati usati per piombare sul Nova Festival durante gli attacchi del 7 ottobre, sparando dall’alto sulle persone che erano lì per ascoltare musica.
Ora avete due opzioni: pensare che io stia impazzendo e ignorarmi, oppure iniziare a farvi qualche domanda per almeno iniziare a pensare a “cosa fareste se…”.
Niente panico, ma preparatevi.
Pazzesco stiamo sprofondando sempre di più, tempi molto grigi per le generazioni future
Sono Pienamente d'accordo.!!!
Tempi bui e SANDALI SELVAGGI..!!!
Buon lavoro Andrea.