L’unica vera ondata è quella della rabbia che non farà altro che crescere a partire da oggi. L’Europa sta diventando una pentola a pressione sempre più pericolosa. Il malcontento (che in realtà è furia schiumante) che si esprime con il voto ai partiti chiamati dai giornali di “destra estrema” potrebbe finire dirottato, ancora una volta, su un binario morto.
Nel frattempo la situazione internazionale si ingarbuglia sempre più. L’Ucraina è spezzata e gli elettori europei non sono neppure informati del fatto che la Russia è già in guerra con la NATO e la sta già battendo.
Già. Ho fatto uno studio sui numeri degli armamenti inviati in Ucraina da parte dei suoi alleati e quello che è uscito fuori è pazzesco. Incredibile, a tratti inaspettato. La quantità di roba che abbiamo mandato a Kiev è impressionante, in condizioni normali avremmo pensato che sarebbe bastata per difendere l’intera Europa.
Abbiamo praticamente costruito una super-nazione da zero, almeno dal punto di vista militare, eppure è stata lo stesso tritata dalla guerra di Putin.
Guardatevi il video, dovete sapere quello che è successo e sta succedendo:
Tornando alle elezioni europee Ursula Von Der Leyen sarà quasi certamente la prossima presidente della Commissione Europea. Sì, di nuovo.
Il PPE insieme ai Socialisti e ai “liberali” di Renew non hanno bisogno di nessun altro per continuare lo scempio dell’attuale politica europea.
Forse la nuova Commissione concederà qualcosa alle istanze dei partiti anti sistema, nel tentativo di sfiatare un poco la pentola. Ma d’altra parte mi aspetto un ulteriore inasprimento del sistema della censura e della repressione del dissenso online, perché in fondo i risultati di Afd in Germania, di RN in Francia, e degli altri partiti di “ultra destra”, forniscono ulteriore ossigeno alle ragioni della lotta alla “disinformazione” combattuta dall’attuale Commissione.
Il potere si autoconserva. Sempre.
E a qualsiasi costo.
La mossa francese è forse l’unico barlume di speranza ma è anche uno dei simboli più chiari della polveriera in cui stiamo vivendo, ignari del fatto che (non in Italia) potrebbe saltare tutto per aria.
Macron non mette in dubbio il suo mandato ma scioglie l’Assemblea Nazionale, ponendo le condizioni per ritrovarsi all’Eliseo con un Parlamento a lui avverso. Chi sarà Primo Ministro? Come si concilierà la politica di Macron con quella del nuovo Governo?
Staremo a vedere, ma ci attendono tempi cupi e probabilmente ricchi di micro e macro terremoti.
Ma d’altra parte non poteva e non potrà che andare così. L’Europa è un’invenzione imposta ai suoi sudditi, categoria di cui fanno parte anche i capi di governo dei paesi membri, ed era solo questione di tempo prima che iniziasse il processo di putrefazione.
Non so quanto ci vorrà, ma i nodi verranno al pettine, ci stanno già arrivando. Le ciocche si strapperanno e sanguineremo parecchio. Sarà doloroso, perderemo pezzi di carne, rimpiangeremo il prima, ma alla fine forse ci libereremo del mostro.
Così, all’infinito non può durare.
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Grazie per il prezioso supporto.
Come ho visto oggi un video da te fatto Andrea italiani sono forti e meno male lì solo dietro la tastiera anche perché fare una rivoluzione varrebbe a dire azzerare questa nazione per non farla rimettere più in piedi. e questo la gente lo sa molto bene se la spesa vale la candela.
Bellissimo testo.