USAID e il coltellino svizzero americano
L'Agenzia americana che ha fatto danni in tutto il mondo
Siamo di nuovo di fronte a qualcosa di epocale, Trump sta smantellando un’agenzia governativa causa di instabilità in mezzo mondo.
USAID: U.S. Agency for International Development.
Tradotto: Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale.
USAID è stata aperta nel 1961 dal presidente Kennedy, e formalmente - e nelle intenzioni? - dovrebbe essere uno strumento per fornire aiuti umanitari ai paesi più bisognosi, sia in caso di disastri naturali sia in mancanza cronica di istruzione, sicurezza alimentare e altri diritti di base.
Manco a dirlo, l’agenzia è in realtà un’arma della politica estera americana, che è stata utilizzata per supportare e alimentare rivoluzioni colorate, colpi di stato, e instabilità politiche in aree del mondo funzionali al disegno geo strategico di Washington.
USAID ha avuto responsabilità negli scenari politici in Ucraina, Georgia, Moldavia e Armenia, tanto per citarne qualcuno. Ma l’agenzia ha operato anche in medio oriente, gestendo un budget annuale intorno ai 60 miliardi di dollari.
Di cui almeno 2 miliardi sono stati allocati in paesi dell’ex Unione Sovietica nell’ultimo decennio, e la metà di questi solo in Ucraina.
Stiamo quindi parlando di uno strumento che si incastra perfettamente nel quadro delle azioni svolte dai diversi utensili del "coltellino svizzero” americano, dove la lama principale è lo U.S. Army, e il resto è composto da Dipartimento di Stato, diplomazia regolare, una cascata di ONG, Think Thank, fondi di investimento, aziende della Silicon Valley, giganti editoriali, la Banca Mondiale, l’ONU, il Fondo Monetario Internazionale, la FED e il dollaro e, tra gli altri, l’USAID.
Una gioiosa macchina da guerra che è in grado di tritare come un rullo compressore qualsiasi più o meno sviluppata democrazia presente sulla faccia della terra, facendola vacillare e infine crollare sotto la spinta delle necessità geopolitiche americane e convincendo infine pure tutti quanti che sia stata una azione spontanea, inevitabile e di liberazione.
Chapeau.
Il cambio di passo di Trump
Trump nelle prime ore di presidenza aveva già lasciato intendere quale sarebbe stato il suo approccio a queste manovre occulte di politica estera, sospendendo i fondi all’assistenza dei paesi stranieri con un ordine esecutivo.
Intendiamoci, questi strumenti ci sono e li userà anche Trump, non illudiamoci del fatto che la presenza ingombrante di Washington possa cessare nel mondo, e probabilmente va bene così.
Il problema sono i modi. La vecchia amministrazione - e tutto il deep state ancora oggi incrostato - voleva arrivare alla distruzione della Russia e alla completa dissoluzione della minaccia all’assolutismo americano proveniente dall’est Europa. La nuova amministrazione, forse, ha lo stesso obbiettivo. Ma probabilmente cercherà di raggiungerlo in maniera diversa e, forse, cambiano le priorità. Questa necessità non sarà più al primo posto e non verrà inseguita a costo di entrare in una guerra mondiale.
Forse.
"Thank you for your service”
Diecimila dipendenti della USAID sono stati messi in congedo amministrativo. Entro trenta giorni i funzionari dell’agenzia che vivono all’estero per ragioni di servizio dovranno essere richiamati negli Stati Uniti e i loro contratti terminati.
Trump dice di condividere gli scopi dell’USAID, ma l’agenzia è diventata un covo di “lunatici della sinistra radicale”. Ora la politica di aiuto ai paesi stranieri verrà ricalibrata, e ci si occuperà solo dei paesi economicamente disastrati, abbandonando gli altri scenari.
È una rivoluzione. Lo ripeto, non illudiamoci che sia cambiata la natura degli Stati Uniti, ma speriamo che siano cambiate le priorità e i metodi per perseguire il loro benessere, e per mantenere la loro supremazia.
Se così fosse, gli equilibri che nel mondo sono stati messi a dura prova in questi anni, potrebbero in qualche modo ristabilirsi.
La vera domanda è: come mai sta accadendo tutto questo? Quanto di ciò che stiamo vedendo è frutto di una negoziazione internazionale? E con chi?
Non lo sapremo mai. Forse.
Te lo dico io perché Trump sta tagliando 😁, perché gli USA sono arrivati quasi alla frutta per i loro standard economici. Hanno un debito pubblico enorme, i BRICS alla porta e cercano di chiudere tutti i buchi possibili. Come diceva Falcone, segui il denaro e trovi la risposta.